Una delle sfide del cammino

sinodale della Chiesa è aprire spazi

di incontro e di convivialità con

e per i giovani e le loro esperienze.

Per imparare il loro linguaggio,

per aiutarli e accompagnarli

nel ricucire il legame 

con le altre generazioni.

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(Johnny Dotti - Mario Aldegani, Mercoledì 3 Luglio 2024)

Una delle prime difficoltà dello studente di musica è sicuramente la lettura delle note, la "divisione metrica" come si diceva un tempo. Nonostante i tempi oggi, nel 2024, siano in parte cambiati, e alcuni metodi partono da un approccio empirico di conoscenza della musica, più emotivo ed intuitivo (lo stesso approccio che ad esempio si utilizza in molte scuole di lingue straniere), rimane il fatto che la conoscenza teorica della lettura delle note è un punto fermo di ogni studente di musica. E' come la conoscenza della grammatica (nemmeno della logica): poiché l'alfabeto sta al solfeggio come l'analisi grammaticale sta allo studio dell'armonia e come infine l'analisi logica sta all'analisi formale del brano musicale. Il solfeggio è dunque il primo passo, imprescindibile, che ogni studente di musica deve necessariamente intraprendere, oltre ad essere un punto fermo del percorso scolastico nei Conservatori Italiani.

Ponendo enfasi su tale aspetto, che sicuramente richiama elementi di disciplina, di studio teorico "a tavolino", che sono apparentemente lontani dall'idea emotiva della musica, si accetta fin da subito che lo studio della musica non sia solamente "sentimento" ma anche disciplina, lavoro asettico a volte, preparazione teorica prima dell'espressione artistica.

Si tratta evidentemente di un primo passo verso lo studio della musica, ma va tenuto a mente che nel corso della pratica strumentale si incorrerà spesso in problemi tecnici, non solo interpretativi, e la conoscenza teorica delle basi musicali (e anche dei successivi approfondimenti) è un approfondimento indispensabile che ogni musicista deve avere nel suo bagaglio, prima ancora di intraprendere il viaggio che lo porterà alle più alte vette del concertismo o dell'esecuzione musicale.

Bologna, 3 luglio 2024, Iacopo Del Panta [socio fondatore]